La realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l’anno scolastico 2021-22 (prove INVALSI 2023) viene effettuata in ottemperanza a quanto previsto dal D. Lgs. 62/2017, dalla legge107/2015 e dal D.P.R. 80/2013. Le prove INVALSI e lo svolgimento delle azioni a esse connesse costituiscono attività ordinaria d’istituto (artt. 4, 7 e 19).

Le ragioni, la natura e l’uso delle prove in un documento sintetico, chiaro pensato per tutto il mondo della scuola e per le famiglie: Le prove Invalsi secondo l'INVALSI

Le classi interessate sono:

  • le classi II e V della scuola primaria (gradi 2 e 5)
  • le classi III della scuola secondaria di primo grado (grado 8)

Le prove INVALSI e lo svolgimento delle azioni a esse connesse costituiscono attività ordinaria d’istituto (artt. 4, 7 e 19)

Le date e l’organizzazione delle prove INVALSI 2023 potranno subire variazioni. Ogni eventuale cambiamento sarà concordato con il Ministero dell’Istruzione e tempestivamente comunicato alle scuole.

Il Rapporto di Auto-Valutazione fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un’analisi del suo funzionamento e costituisce la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento. Compilano il rapporto: il Dirigente Scolastico, il  Nucleo di Valutazione, un gruppo di docenti scelto.

Il rapporto di autovalutazione è articolato in 5 sezioni. La prima sezione, Contesto e risorse, permette alle scuole di esaminare il loro contesto e di evidenziare i vincoli e le leve positive presenti nel territorio per agire efficacemente sugli esiti degli studenti. Gli Esiti degli studenti rappresentano la seconda sezione. La terza sezione è relativa ai processi messi in atto dalla scuola. La quarta sezione invita a riflettere sul processo di autovalutazione in corso e sull'eventuale integrazione con pratiche autovalutative pregresse nella scuola. L'ultima sezione consente alle scuole di individuare le priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti, in vista della predisposizione di un piano di miglioramento.

Normativa di rifermento:

La performance è il contributo che un' entità organizzativa apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi ed, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l‟organizzazione è stata costituita. Pertanto il suo significato si lega strettamente all'esecuzione di un'azione, ai risultati della stessa e alle modalità di rappresentazione. Come tale, pertanto, si presta ad essere misurata e gestita. Ai sensi del D.Lgs.150/2009 così come modificato dal D.Lgs.74/2017, ciascuna amministrazione pubblica è tenuta alla misurazione e alla valutazione della performance.

Nelle scuole il Piano della performance è lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance. È un documento programmatico triennale in cui, in coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati gli obiettivi, gli indicatori e i target su cui si baserà poi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance. Il Piano è redatto con lo scopo di assicurare il rispetto dei seguenti principi:

  • Trasparenza
  • Veridicità e verificabilità
  • Partecipazione
  • Coerenza interna ed esterna